venerdì 7 giugno 2013

Panda e Penguin


Recentemente Google ha lanciato un importante aggiornamento di Google Penguin: il Google Penguin 2.0.

Ma cos’è effettivamente il “Penguin”?
Penguin è un algoritmo di ricerca sul web creato da Google nel 2012. Lo scopo è quello di “combattere” il web spam, ossia i link spam e le Keyword stuffing. In questo modo Google è in grado di riconoscere tutti quei contenuti che, al loro interno, hanno links su parole chiavi che non hanno niente a che vedere con il contesto degli articoli o della pagina del sito web. Ma, se da una parte questo algoritmo ha l’obiettivo di penalizzare siti “troppo ottimizzati”, dall’altra a trarne vantaggio sono proprio quelli che offrono agli utenti contenuti di buona qualità e usabilità. È chiaro, quindi, che per essere “in regola” le pagine web devono esistere solo ed esclusivamente per informare gli utenti e non per i motori di ricerca.

Va ricordato che Google, già qualche anno prima, aveva intrapreso questa strada con Google Panda, il primo algoritmo che aveva lo scopo di analizzare la qualità dei contenuti presenti nei siti indicizzati sul motore di ricerca di Google.

Con l’aggiornamento a Penguin 2.0, l’algoritmo di ricerca vuole penalizzare tutte quelle tecniche SEO considerate più invadenti, intervenendo anche sulla rimozione dello spamdexing. Attenzione quindi a:
  • Spamdexing
  • Black-hat, ossia le tecniche SEO più invasive
  • Eccesso di keywords
  • Anchor-text, che non deve essere fuorviante
  • Link in entrata
  • Utilizzo di contenuti duplicati
L’algoritmo Google Pengiun si basa su:
  • Contenuti rilevanti e originali
  • Alta frequenza di rimbalzo e ritorno su Google

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